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Può semplificare le procedure, offrendo una gamma più ampia di opzioni su come trattare un caso. Per un approccio più conservativo, per poter gestire più applicazioni con lo stesso dispositivo e per risparmio di tempo e costi.
La percezione è minima generalmente riportata è minima. Il paziente potrà avvertire il rumore della percussione dei due magneti necessaria a generare l’accelerazione.
In genere evidenziare i benefici della tecnologia, ovvero l’assenza di perforatura e tagli e la possibilità di evitare la sindrome vertiginosa parossistica benigna, induce il paziente a percepire il grande vantaggio di questa tecnologia a scapito di un rumore inizialmente poco riconoscibile in chirurgia orale.
La scelta della forza dipende dalla tipologia di osso e dalla procedura chirurgica da effettuare (i protocolli suggeriscono quale forza utilizzare caso per caso). I nuovi utenti generalmente iniziano con la forza 1 o 2 e progressivamente la incrementano a 3 e 4 quando acquisiscono maggiore consapevolezza dello strumento.
L’accelerazione dello strumento garantisce una frizione molto limitata per cui il calore generato è pressoché nullo e ben al di sotto della temperatura che richiede l’irrigazione.
Questo è anche dovuto alla durata dell’operazione che è molto ridotta rispetto all’utilizzo di dispositivi alternativi per effettuare la stessa procedura chirurgica. Un altro vantaggio dell’assenza di frizione riguarda gli strumenti che non si consumano e pertanto non necessitano di essere sostituiti.
Questa è una domanda molto diffusa tra i medici prima di utilizzare la tecnologia magneto dinamica. In realtà l’impulso continuo non è necessario perché le procedure sono tutte molto veloci e generalmente le procedure richiedono dai 5 ai 15 impulsi per essere completate. Non c’è bisogno quindi di velocizzarle ulteriormente sacrificando il totale controllo del dispositivo.
In alcune procedure poi è consigliabile aspettare 3/5 secondi tra ogni impulso per massimizzare gli effetti sull’elasticità dell’osso.
Siamo totalmente d’accordo con te ed è per questo che abbiamo inventato la tecnologia magneto-dinamica. Decenni di pubblicazioni scientifiche evidenziano in maniera ampia ed esaustiva i benefici degli osteotomi nella condensazione e modellazione dell’osso. Noi abbiamo migliorato questo risolvendo il problema meccanico dell’uso manuale del martello.
Quando si inizia ad usare il Mallet si tende a fare tutto con un solo dispositivo. Tuttavia questo non significa che frese, piezo e gli strumenti rotanti non siano pìù necessari. La nostra tecnologia è un’opzione aggiuntiva per l’operatore nell’eseguire la chirurgia. Quale dispositivo prediligere e quando, è sempre una scelta del medico.
Si, la maggior parte degli operatori tendono a utilizzare il Mallet per inserire gli impianti a percussione.
Tuttavia non abbiamo realizzato e non promuoviamo un protocollo specifico per questa procedura in quanto sussistono altre variabili indipendenti dal dispositivo sui cui non abbiamo controllo, come ad es. la tipologia di impianto utilizzato e la densità ossea.
Sulle estrazioni il Magnetic Mallet o l’Easyroot possono determinare un miglioramento marginale del risultato. Ad esempio, quando si estrae una radice anchilosata con gli strumenti tradizionali, si accetta che una porzione della massa ossea andrà definitivamente perse, che si debba usare il trapano e che la procedura sia invasiva. Usando il Magnetic Mallet invece, è probabile che non ci sia alcuna perdita ossea e che anche i tessuti molli siano ben preservati. La tecnologia quindi può alzare il livello di risultato in termini di ciò che viene percepito come una ragionevole aspettativa. Lo stesso concetto può essere considerato anche per l’espansione orizzontale o il rialzo del seno.
C’è quindi da considerare un cambio di prospettiva dovuto a “quello che di solito mi aspetto e che ho sempre fatto” rispetto a “quello che posso ottenere oggi utilizzando una tecnologia diversa”.
Sì, ogni dispositivo viene fornito con un manuale utente che spiega come.
In generale sì, dipende però dalla politica del distributore. Suggeriamo sempre di usarlo su un intervento chirurgico di prova per procedure che sono ben note all’operatore (estrazione, condensazione ossea o rialzo del seno) in modo che si possa confrontarne il risultato in maniera comparativa.
È potenzialmente fattibile se questo è il piano di trattamento deciso dal medico, tuttavia altri dispositivi come il piezo sono più consigliabili. Il Mallet è stato concepito per l’approccio transcrestale e disponiamo di protocolli per il trattamento del rialzo del seno con approccio crestale anche quando i volumi residui sono limitati.
No, i due dispositivi lavorano in maniera differente. Il piezo è concepito per tagliare l’osso, il Mallet lo espande e lo modella.
Osseotouch Support
Sei un esperto, un neofita o semplicemente ancora in dubbio se investire o meno su questa tecnologia? Qualunque sia la risposta il gruppo whatsapp sulla magneto dinamica è il luogo giusto per confrontarsi, imparare e conoscere tutti i vantaggi di questa tecnologia.
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