Pubblicazioni

Alcuni estratti di pubblicazioni scientifiche riguardanti la tecnologia magneto dinamica.
Gianluigi Caccianiga, Lorenzo Ferri, Marco Baldoni, Ayt Alla Bader, Paolo Caccianiga
MAGNETIC MALLET E LASER PER UN'IMPLANTOLOGIA MINIMAMENTE INVASIVA: UN CASO CLINICO COMPLETO
  • - Background: Un paziente di 81 anni sottoposto a trattamento presso lo studio ha mostrato mobilità degli elementi superiori rimanenti per supportare una protesi rimovibile in resina. Il paziente ha chiesto di riabilitare l'arcata superiore con una protesi fissa.
  • - Obiettivo: Mostrare come l'utilizzo di dispositivi come il Magnetic Mallet ci consenta di eseguire riabilitazioni complesse in minor tempo e in modo minimamente invasivo.
  • - Metodi: Considerata la situazione clinica iniziale, la richiesta del paziente e le sue condizioni generali di salute, nella stessa operazione è stata proposta l'estrazione dei restanti elementi dentali, residui radicolari e impianti, così come il successivo utilizzo del Magnetic Mallet per la preparazione dei nuovi siti implantari e l'inserimento di otto fixture implantari. Considerata l'età del paziente e la complessità dell'operazione, si è deciso di eseguire l'operazione in regime di sedazione cosciente, richiedendo l'intervento di un anestesista specialista.
  • - Risultati: L'utilizzo del Magnetic Mallet ha permesso il conseguimento di una pratica, normalmente considerata traumatica, in maniera minimamente invasiva. Il paziente non ha avuto dolore o altre complicazioni durante l'intervento chirurgico. Nei giorni successivi ha confermato di non aver sviluppato aree edematose e di non aver avuto dolore postoperatorio. Ha dichiarato che non aveva bisogno di assumere farmaci antidolorifici o antinfiammatori. Inoltre, si può dire che non ha avuto complicazioni infettive.
  • - Conclusioni: Si può quindi concludere che l'uso combinato del laser e del Magnetic Mallet ha permesso di eseguire procedure complesse anche in questo paziente che è dichiaratamente fragile per anamnesi clinica e condizione sistemica attuale.
Roberto Crespi, Giovanni Battista Menchini Fabris, Giovanni Crespi, Paolo Toti, Simone Marconcini, Ugo Covani
EFFETTI DEI DIVERSI PROTOCOLLI DI CARICO SUL VOLUME DI RIMODELLAMENTO OSSEO DI IMPIANTI SINGOLI MASCELLARI IMMEDIATI: FOLLOW-UP A 2-3 ANNI
  • - Background: Sono stati selezionati ventidue pazienti.
  • - Obiettivo: Lo scopo di questo studio è di valutare l'effetto di diversi protocolli di carico (immediato o ritardato) sul rimodellamento del volume osseo di una corona singola immediata supportata da impianto nella mascella con un follow-up da 2 a 3 anni.
  • - Metodi: I pazienti che presentavano un dente danneggiato sono stati riabilitati con corone singole supportate da impianti. I dati dei pazienti con un'indagine da 2 a 3 anni dopo l'intervento chirurgico di base sono stati acquisiti retrospettivamente. Un impianto per paziente è stato selezionato casualmente durante l'analisi dei dati e assegnato a uno dei due gruppi predittivi: il protocollo di carico, 9 carico immediato vs 13 ritardato; e posizione dei denti, 9 incisivi contro 9 canini. Sono stati registrati tassi di sopravvivenza cumulativi; la perdita di volume osseo crestale è stata valutata con la tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT) mediante un software che ha sovrapposto i dati di scansione CBCT preoperatoria e postoperatoria (Matrix Laboratory) e il software destascan.
  • - Risultati: Non sono state registrate complicanze postoperatorie o fallimenti implantari. La perdita di volume osseo dal periodo di follow-up di 2-3 anni variava tra il 19,1% e il 22,0%, senza differenze significative tra i due protocolli di carico. Indipendentemente dalla sede del dente, le analisi infragruppo hanno rivelato la presenza di differenze significative tra le valutazioni del tempo preoperatorio e postoperatorio per tutti i gruppi e sottogruppi analizzati. I volumi al basale (varianti tra 0,546 cc e 0,553 cc) hanno registrato una perdita significativa di circa 110 mm3 (valori P ≤ .0001) per entrambi i protocolli di carico. Il volume alla valutazione postoperatoria variava tra 0,428 cc e 0,442 cc. Considerando il sito del dente nell'analisi, i sottogruppi hanno mostrato comportamenti simili a livello dell'osso crestale.
  • - Conclusioni: Questo studio ha attestato che la perdita di osso crestale attorno a una corona singola immediata supportata da impianto non dipendeva né dal protocollo di carico né dal sito del dente.
Roberto Crespi, Paolo Toti, Ugo Covani, Giovanni Crespi, Giovanni-Battista Menchini-Fabris
TECNICA DELLA CRESTA DIVISA MASCELLARE E MANDIBOLARE CON POSIZIONAMENTO IMMEDIATO DELL'IMPIANTO: STUDIO RETROSPETTIVO A FASCIO CONICO DI 5 ANNI
  • - Background: Un totale di 38 pazienti sono stati selezionati retrospettivamente (23 donne e 15 uomini). Sei pazienti sono stati sottoposti a interventi chirurgici ARST sia nella mascella che nella mandibola e sono stati esclusi dall'analisi statistica. Sono state ricercate le differenze tra 16 mascelle e 16 mandibole e tra 12 corone singole e 20 protesi parziali fisse (FPD).
  • - Obiettivo: Questo studio mirava a testare l'efficacia e l'affidabilità della tecnica di scissione della cresta alveolare negli archi posteriori atrofici, studiando i risultati volumetrici e clinici a medio termine.
  • - Metodi: le creste alveolari atrofiche nelle aree mascellari e mandibolari posteriori sono state trattate con la tecnica di scissione/espansione della cresta alveolare (ARST), posizionamento immediato dell'impianto, spugne di collagene che coprono il difetto e guarigione per seconda intenzione. Le aree sono state riabilitate con protesi dentarie fisse supportate da impianti dentali. Le variazioni di volume e larghezza della cresta alveolare sono state calcolate retrospettivamente confrontando le scansioni tomografiche a raggi X ottenute prima e 5 anni dopo l'intervento chirurgico. Le immagini trasversali sono state utilizzate anche per valutare lo spessore delle placche alveolari labiali sulla spalla dell'impianto. Le analisi non parametriche della varianza con test post hoc e di confronto di coppie sono state eseguite con un livello di significatività di .05.
  • - Risultati: Episodi di gonfiore minore si sono verificati entro i primi 2 giorni dopo l'intervento chirurgico. Non sono state registrate né mucosite né deiscenza del lembo. I valori medi dello spessore corticale vestibolare erano rispettivamente di 2,46 ± 0,49 mm e 1,15 ± 0,33 mm nelle aree mascellare e mandibolare. Dopo 5 anni di studi, gli incrementi mascellari della larghezza e del volume della cresta alveolare sono stati rispettivamente di +4,4 ± 0,4 mm e +295 ± 45 mm3, mentre le stesse variabili di esito (+3,5 ± 0,7 mm e +217 ± 53 mm3) misurate nella mandibola sembravano essere significativamente più piccole di quelle della mascella (P <.0001). I tassi di sopravvivenza cumulativa a 5 anni erano del 100% per le mandibole e del 95,5% (IC 95%: da 86,8% a 100%) per le mascelle.
  • - Conclusioni: Le aree posteriori della mascella hanno mostrato un aumento maggiore della larghezza e del volume alveolare rispetto alle aree mandibolari, e anche se sarebbe prematuro trarre conclusioni sulla sopravvivenza in questa fase senza alcun supporto statistico, è stato riportato un tasso di sopravvivenza cumulativa inferiore per il singolo mascellare impianti.
Giovanni-Battista Menchini-Fabris, Paolo Toti, Ugo Covani, Giovanni Crespi, Bruno Carlo Brevi, Roberto Crespi
SPOSTAMENTO LATERALE DELLA PARETE PALATALE DEL SENO MASCELLARE: UNO STUDIO DI TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA RETROSPETTIVA DI 1 ANNO
  • - Background: Un totale di 18 impianti sono stati selezionati per analisi volumetriche e lineari retrospettive.
  • - Obiettivo: Esaminare i risultati a breve termine degli aumenti del seno mascellare consistenti nello spostamento laterale e apicale della parete palatale attraverso un approccio transcrestale.
  • - Metodi: Il pavimento del seno mascellare è stato fratturato nel suo aspetto palatale consentendo uno spostamento in direzione buccale e apicale con un sistema magnetoelettrico. Contemporaneamente è stato eseguito uno spostamento mediale della cresta alveolare nella sua placca ossea palatale. Il cambiamento osseo crestale è stato studiato utilizzando scansioni di tomografia computerizzata preoperatoria e postchirurgica sovrapposte. Sono stati valutati gli esiti clinici e radiologici nell'arco di 1 anno.
  • - Risultati: L'intervento chirurgico di aumento dell'osso del pavimento del seno e dell'alveolare ha portato ad un aumento significativo del volume osseo. Nessuna parte degli apici dell'impianto sembrava sporgere nel seno mascellare al follow-up di 1 anno. La larghezza della cresta alveolare è cambiata da 5,1 ± 0,5 mm a 6,5 ± 0,7 mm, con un aumento significativo di +1,4 ± 0,6 mm registrato a 1 anno.
  • - Conclusioni: Aumenti di osso significativi ed efficaci hanno consentito il corretto posizionamento degli impianti dentali con una minima perdita di volume osseo perimplantare.
Roberto Crespi, Paolo Toti, Ugo Covani, Giovanni Crespi, Giovanni-Battista Menchini-Fabris
VALUTAZIONE CLINICA E RADIOGRAFICA DEL RIALZO DEL SENO MASCELLARE LOCALIZZATO MEDIATO DA OSTEOTOMO TRANSALVEOLARE MODIFICATO IN DUE FASI: UNO STUDIO RETROSPETTIVO DI TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA CON FOLLOW-UP A 3 ANNI
  • - Background: Quaranta pazienti sono stati selezionati retrospettivamente. L'altezza preoperatoria dell'osso alveolare disponibile era di 2,9 ± 0,6 mm.
  • - Obiettivo: Lo studio mira a valuatre una tecnica praticabile e non invasiva in due fasi per il rialzo del seno mascellare e l'inserimento ritardato dell'impianto nel sito rialzato con un'altezza ossea residua fino a 3 mm o anche inferiore.
  • - Metodi: La tecnica chirurgica ha impiegato un processo in due fasi per la riabilitazione delle aree edentule posteriori mascellari di un singolo dente, prevedendo, nella prima fase, l'aumento del pavimento del seno mascellare transcrestale con una spugna di collagene per riempire la cavità intraossea risultante dal distacco del seno membrana; la seconda fase consisteva in un altro rialzo indiretto del pavimento del seno mascellare mediante chirurgia magnetoelettrica con posizionamento immediato dell'impianto e senza materiale di innesto.
  • - Risultati: Sia per il primo che per il secondo intervento è stato riscontrato un aumento significativo dell'altezza ossea (P <.01). L'altezza complessiva dell'osso è stata misurata a 3 anni dal primo intervento chirurgico. Le misurazioni dell'altezza ossea classificate per le posizioni dei denti non hanno mostrato differenze significative tra premolari e molari. Nessuno dei pazienti selezionati ha registrato un fallimento implantare.
  • - Conclusioni: Il rialzo del seno mascellare mediato dall'osteotomo in due fasi risulta essere una tecnica prevedibile che consente ai professionisti di aumentare l'altezza dell'osso e di ottenere risultati positivi anche se la quantità di osso è di circa 3 mm di altezza.
Clinicians Report | Agosto 2022, Volume 15 Edizione 8, Pagine 1, 2, 3 & 4
PRIMO SGUARDO A UNA NUOVA TECNOLOGIA CHE PUÒ SEMPLIFICARE LA CHIRURGIA ORALE
  • - Background: Molti dentisti eseguono procedure chirurgiche come estrazioni, inserimento impianti e procedure di rialzo del seno mascellare con strumenti rotanti o manuali rimuovendo l’osso. Ma è possibile eseguire queste procedure con una visione più adeguata, più facile, più sicura e con un maggiore comfort per il paziente? Il Magnetic Mallet utilizza le forze elettromagnetiche e fornisce un impatto ad alta intensità sull'osso facilitando il rimodellamento e la conservazione dell'osso. Il Magnetic Mallet di Osseotouch è una nuova tecnologia che è tra le più innovative che Clinicians Report abbia testato di recente.
  • - Obiettivo: Testare e recensire il Magnetic Mallet per dare un primo sguardo clinico ai suoi pro e contro e determinare se il Magnetic Mallet è in grado di offrire una migliore esperienza per il dentista e il paziente.
  • - Metodi: Il Magnetic Mallet viene applicato in procedure di estrazione complesse, tra le procedure più impegnative eseguite in campo dentistico. Le procedure di estrazione spesso iniziano e finiscono senza problemi; tuttavia, sorgono sfide inaspettate. I chirurghi sono sempre alla ricerca di strumenti e tecniche migliori. Poiché il Magnetic Mallet è stato tra i prodotti più innovativi valutati in questo ambito, ha ricevuto un "CR First Look".
  • - Risultati: Il Magnetic Mallet, al contrario di uno strumento manuale, migliora il comfort del paziente. Non ci sono stati reclami da parte dei pazienti utilizzando il Magnetic Mallet né subito dopo l'intervento chirurgico né durante la fase di guarigione. A questo proposito, il Magnetic Mallet sembra fornire un'esperienza complessiva migliore.
  • - Conclusioni: Tra le nuove tecnologie valutate quest'anno, il Magnetic Mallet è stato tra i più innovativi e quindi degno di un "CR First Look". È costruito con materiali di alta qualità ed è semplice da usare. Per i dentisti che eseguono regolarmente chirurgia orale e cercano tecnologia all'avanguardia, il Magnetic Mallet è un miglioramento significativo rispetto ad altri dispositivi chirurgici manuali tradizionali, in particolare per estrazioni difficili.
Giovanni Battista Bruschi, Ernesto Bruschi, Laura Papetti
GESTIONE LOCALIZZATA SENZA LEMBO DEL PAVIMENTO DEL SENO (LMSF) PER L'AUMENTO DEL PAVIMENTO DEL SENO MASCELLARE TRANSCRESTALE E IL POSIZIONAMENTO SIMULTANEO DELL'IMPIANTO. UNO STUDIO RETROSPETTIVO NON RANDOMIZZATO: 5 ANNI DI FOLLOW-UP
  • - Background: Le procedure di rialzo del seno mascellare transcrestale sono ben consolidate.
  • - Obiettivo: Analizzare retrospettivamente l'efficacia di rialzo del pavimento del seno mascellare transcrestale senza lembo e il posizionamento simultaneo di un impianto dentale basato sulla tecnica di gestione localizzata del pavimento del seno adatta a casi con larghezza sufficiente del tessuto cheratinizzato e dell'osso crestale ma di dimensioni verticali insufficienti dell'osso sotto il seno.
  • - Metodi: 71 rialzi del seno mascellare con posizionamento simultaneo dell'impianto sono stati eseguiti su 52 pazienti consecutivi. Dopo un'iniziale perforazione transmucosa della fresa pilota, è stato utilizzato il Magnetic Mallet con osteotomi progressivamente più grandi. Gli osteotomi del Mallet sono inizialmente diretti palatalmente verso la corteccia della parete mediale del seno e quindi reindirizzati in una direzione più verticale per creare l'osteotomia finale per il posizionamento dell'impianto.
  • - Risultati: Non sono state riportate complicanze significative nella fase post-operatoria. Il tasso di successo cumulativo durante il periodo di osservazione è stato del 95%.
  • - Conclusioni: La gestione localizzata senza lembo del pavimento del seno (LMSF) è una tecnica chirurgica sicura ed efficace con rischi minimi e con il vantaggio di una bassa morbilità. Inoltre, per l'aumento viene utilizzato solo osso nativo e non è necessario alcun innesto aggiuntivo.
Francesco Bennardo, Selene Barone, Camillo Vocaturo, Ludovica Nucci, Alessandro Antonelli, Amerigo Giudice
UTILITÀ DEL MAGNETIC MALLET IN CHIRURGIA ORALE E IMPLANTOLOGIA: UNA REVISIONE SISTEMATICA
  • Utilità del Magnetic Mallet in chirurgia orale e implantologia: una revisione sistematica
  • - Background: Questa revisione sistematica mira a rispondere alla domanda: “È l'uso del Magnetic Mallet efficace nelle procedure di chirurgia orale e implantare in termini di guarigione dei tessuti, esito chirurgico e tasso di complicanze rispetto agli strumenti tradizionali?”
  • - Metodi: Una ricerca bibliografica di PubMed, Scopus e Le banche dati Web of Science (articoli pubblicati fino al 1 ottobre 2021) sono state condotte, in conformità con la dichiarazione PRISMA, utilizzando le parole chiave “magnetic mallet”, “electric mallet”, “chirurgia orale”, “implantologia” e “impianto dentale”.
  • - Risultati: Su 252 articoli, 14 sono stati inclusi nella revisione (3 per i denti estrazione e 11 per implantologia). Su un totale di 619 estrazioni dentali (256 pazienti) eseguite con il Magnetic Mallet (MM), non sono state riportate complicanze. Gli impianti inseriti sono stati totalizzati 880 (525 pazienti): 640 nei gruppi MM (382) e 240 nei gruppi di controllo (133). Il tasso di sopravvivenza di impianti era del 98,9% nei gruppi MM e del 95,42% nei gruppi di controllo.
  • - Conclusioni: L'uso di MM può essere utile nelle procedure di chirurgia orale e implantare a causa della sua sicurezza, prevedibilità, velocità e comfort d'uso.
Giovanni Battista, Menchini-Fabris, Paolo Toti, Roberto Crespi, Giovanni Crespi, Saverio Cosola, Ugo Covani
UN'ANALISI DIGITALE RETROSPETTIVA DELLA MODIFICA DEL PROFILO DOPO L'ESTRAZIONE DEL DENTE CON O SENZA L'UTILIZZO DI PROCEDURE CHIRURGICHE MENO TRAUMATICHE
  • Un'analisi digitale retrospettiva della modifica del profilo dopo l'estrazione del dente con o senza l'utilizzo di procedure chirurgiche meno traumatiche
  • - Background: L’analisi retrospettiva mira a confrontare due diversi approcci chirurgici di estrazione di un singolo dente sia nell'area premolare che in quella molare: l'estrazione magneto dinamica meno traumatica rispetto all'estrazione del dente convenzionale nel ridurre al minimo la perdita di volume della cresta edentula.
  • - Metodi: 48 pazienti sottoposti a estrazione di un dente sono stati assegnati al gruppo di controllo (28 siti trattati con procedure di estrazione dentale convenzionale) o al gruppo di test (20 soggetti trattati con procedure di estrazione dentale meno traumatiche mediante sezionamento del dente e sublussazione magnetoelettrica delle radici). Intraoperatoriamente, e poi quattro mesi dopo, i contorni degli alveoli sono stati acquisiti attraverso uno scanner intraorale laser. I modelli sovrapposti digitalmente sono stati prima convertiti in formato dicom. Sono stati applicati test non parametrici con un livello di significatività fissato a p < 0,01.
  • - Risultati: Riduzioni significative delle caratteristiche anatomiche sono state osservate quattro mesi dopo in tutti i gruppi (valori p < 0,001) con perdite di volume che hanno portato a un volume della cresta alveolare finale di 0,87 ± 0,34 cm3 per estrazioni atraumatiche e 0,66 ± 0,19 cm3 per estrazioni convenzionali.
  • - Conclusioni: A quattro mesi, le procedure di estrazione dentale meno traumatica mediante sezionamento del dente e sublussazione con tecnologia magneto dinamica della radice sembravano in grado di preservare meglio il volume della cresta alveolare (riduzione attorno al 22% con estrazione meno traumatica in sede molare) rispetto ai soggetti trattati con le tecniche convenzionali di estrazione dei denti. Dalla ricerca emerge dunque come l’estrazione effettuata con la tecnica Magneto Dinamica generi una migliore preservazione del volume della cresta alveolare e al contempo una minore perdita del contorno esterno.
Gianmario Schierano, Domenico Baldi, Bruno Peirone, Mitzy Mauthe von Degerfeld, Roberto Navone, Alberto Bragoni, Jacopo Colombo, Riccardo Autelli and Giuliana Muzio
ANALISI BIOMOLECOLARI, ISTOLOGICHE, CLINICHE E RADIOLOGICHE DI SITI OSSEI DI IMPIANTI DENTALI PREPARATI CON LA TECNOLOGIA DEL MAGNETIC MALLET: UNO STUDIO PILOTA NEGLI ANIMALI
  • - Background: È stata studiata una nuova strumentazione che sfrutta la tecnologia magneto dinamica (mallet) proposta per la preparazione del sito implantare.
  • - Metodi: Nelle tibie di tre maialini, sono stati preparati due siti con la tecnica del mallet e due con la tecnica della fresa. La stabilità primaria (ISQ) è stata rilevata dopo il posizionamento dell'impianto (T0) e a 14 giorni (T14). Sono state eseguite radiografie e tomografia computerizzata. Al T14, campioni di osso sono stati utilizzati per analisi istologiche e biomolecolari.
  • - Risultati: Nei siti del mallet, le valutazioni istologiche hanno evidenziato un aumento significativo dell'osso neoformato, del numero di osteoblasti e una minore quantità di tessuto fibroso. Questi risultati concordano con il significativo aumento di BMP-4 e l'andamento positivo di altri fattori osteogenici (indagini biologiche e radiologiche). Era presente un'infiammazione maggiore, sebbene controllata da IL-10. Per entrambe le tecniche, a T14 è stato evidenziato un aumento significativo dell'ISQ, ma non è stata osservata alcuna differenza significativa a T0 e T14 tra le tecniche del mallet e della fresa. Nei siti del mallet, è stata osservata una condensazione ossea laterale sulla tomografia computerizzata.
  • - Conclusioni: Utilizzando analisi biologiche, istologiche, cliniche e radiologiche, questo studio mostra innanzitutto che la tecnica del mallet è efficace per la preparazione del sito implantare. In base alla sua capacità di provocare osteocondensazione e di migliorare l'osso neoformato, la tecnologia del mallet dovrebbe essere scelta in tutti i casi clinici di scarsa qualità dell'osso.
Crespi R., Capparé P., Gherlone E.
A COMPARISON OF MANUAL AND ELECTRICAL MALLET IN MAXILLARY BONE CONDENSING FOR IMMEDIATELY LOADED IMPLANTS: A RANDOMIZED STUDY
  • Clin Implant Dent Relat Res. 2014 Jun;16(3):374-82 Epub 2012 Aug 15.
  • COMPARAZIONE FRA MALLET MANUALE ED ELETTRICO NELLA CONDENSAZIONE DELL'OSSO MASCELLARE PER IL CARICO IMMEDIATO DEGLI IMPIANTI: STUDIO RANDOMIZZATO
  • 138 impianti sono stati inseriti in 50 pazienti in mascella con osso di tipo D3 o D4. Nel Gruppo Controllo sono stati utilizzati osteotomi manuali, nel Gruppo Test il Magnetic Mallet. A 24 mesi la sopravvivenza implantare nel Gruppo Controllo era del 92,75%, nel Gruppo test del 97,10%. Il guadagno osseo ottenuto in tutti i pazienti è rimasto stabile a 24 mesi in entrambi i gruppi. I pazienti sottoposti a intervento con Magnetic Mallet non hanno segnalato complicanze legate a cupololitiasi, condizione che si è presentata invece in due pazienti operati con osteotomi manuali.
Crespi C., Capparè P., Gherlone E.
SINUS FLOOR ELEVATION BY OSTEOTOME: HAND MALLET VERSUS ELECTRIC MALLET. A PROSPECTIVE CLINICAL STUDY
  • Int J Oral Maxillofac Implants. Sep-Oct 2012;27(5):1144-50
  • ELEVAZIONE DEL PAVIMENTO DEL SENO MASCELLARE CON OSTEOTOMI: MARTELLO MANUALE VS MARTELLO ELETTRICO. STUDIO CLINICO PROSPETTICO
  • 120 impianti sono stati inseriti in 80 pazienti con contestuale rialzo di seno effettuato nel Gruppo Controllo con osteotomi manuali e nel Gruppo Test con Magnetic Mallet. La sopravvivenza implantare totale a 24 mesi era del 98,33%, il guadagno osseo era mediamente di circa 4 mm, senza differenze significative nei due gruppi, e tale guadagno, riscontrato dopo i primi 6 mesi, era stabile a 24 mesi. 3 pazienti sottoposti a intervento con osteotomi manuali hanno lamentato cupololitiasi, mentre l’uso del Magnetic Mallet non ha generato complicanze.
Crespi. R; Capparè, P; Gherlone, E
A COMPARISON OF MANUAL AND ELECTRICAL MALLET IN MAXILLARY BONE CONDENSING FOR IMMEDIATELY LOADED IMPLANTS: A RANDOMIZED STUDY
  • Clin Implant Dent Relat Res, 2014 vol. 16 (3) pp. 364-82
  • VANTAGGI CHIRURGICI NELL'USO DEL MAGNETIC MALLET
  • Le tecniche di espansione ossea, ideate per aumentare i volumi ossei perimplantari utilizzando l’osso nativo del sito deputato ad accogliere l’impianto e l’utilizzo dei bone expander per stabilizzare gli impianti in strutture ossee di tipo 3 e 4, sono tecniche ben documentate e riconosciute valide e affidabili dai clinici e dalla letteratura. Il punto critico di queste tecniche èche il protocollo prevede l’uso di un martello chirurgico per guidare gli strumenti nella creazione dell’alveolo osseo implantare. L’urto prodotto dal martello chirurgico può fare sviluppare nei pazienti una sindrome vertiginosa che può essere anche molto fastidiosa e a volte prolungata ...
Crespi R., Capparè P., Gherlone E.F.
ELECTRICAL MALLET IN IMPLANTS PLACED IN FRESH EXTRACTION SOCKETS WITH SIMULTANEOUS OSTEOTOME SINUS FLOOR ELEVATION
  • Int J Oral Maxillofac Implants. May-Jun 2013;28(3):869-74.
  • UTILIZZO DEL MARTELLO ELETTRICO IN IMPIANTI POSIZIONATI IN ALVEOLI POST-ESTRATTIVI IMMEDIATI CON SIMULTANEO RIALZO DEL PAVIMENTO DEL SENO CON OSTEOTOMO
  • 70 impianti Outlink2 inseriti in 32 pazienti con protocollo di espansione ossea effettuata con il Magnetic Mallet presentavano a 24 mesi una sopravvivenza del 98,57% e un aumento osseo medio di 4.08 ±1.25 mm. I pazienti non hanno riportato vertigini, nausea o vomito dopo gli interventi, grazie all’ottimizzazione della trasmissione della forza percussiva applicata dal Magnetic Mallet rispetto al martello tradizionale.
Crespi R., Capparè P., Gherlone E.F.
ELECTRICAL MALLET PROVIDES ESSENTIAL ADVANTAGES IN SPLIT-CREST AND IMMEDIATE IMPLANT PLACEMENT
  • Oral Maxillofac Surg. 2014 Mar;18(1):59-64. Epub 2013 Jan 18.
  • IL MALLET ELETTRICO FORNISCE VANTAGGI ESSENZIALI NELLA TECNICA DI SPLIT-CREST E NELL'INSERIMENTO IMMEDIATO DELL'IMPIANTO
  • Una serie di 118 impianti Outlink2 post-estrattivi inseriti immediatamente con espansione tramite Magnetic Mallet ha riportato a 24 mesi un aumento dello spessore della cresta ossea di oltre 4 mm, comparabile con quello ottenuto con tecniche di espansione manuale. I pazienti trattati con Magnetic Mallet hanno però riferito minor discomfort post-chirurgico rispetto a quelli trattati con tecniche manuali.
Crespi R., Bruschi G.B., Capparè P., Gherlone E.
THE UTILITY OF THE ELECTRIC MALLET
  • The Journal of Craniofacial Surgery, 2014;25,793-795
  • L’UTILITÀ DEL MARTELLO ELETTROMAGNETICO
  • Il Magnetic Mallet è stato utilizzato con procedura conservativa e atraumatica per l’estrazione di 427 denti in 156 pazienti. Le guarigioni non hanno originato infiammazioni e la chiusura dei tessuti molli per seconda intenzione si è sempre completata in 2 settimane senza esposizione ossea. Data l’importanza che riveste la procedura di estrazione per il successivo inserimento di impianti, in particolare in caso di post-estrattivi immediati, il Mallet si è rivelato un mezzo affidabile e predicibile.
Menchini-Fabris G.B.,Toti P., Crespi G., Covani U., Crespi R.
SINUS FLOOR ELEVATION MAGNETIC MALLET - CONFRONTO CON LE TECNICHE CLASSICHE
  • International Journal of Environmental Research and Public Health
  • In questo studio comparativo a 3 anni si confronta la procedura di rialzo di seno con accesso laterale e l'approccio crestale con il Magnetic Mallet.
  • La tecnica per via crestale con questo device dimostra come si può avere più successo in termini di conservazione dell’osso marginale rispetto alle prodecure classiche.
Maestrini, Gianluca, Relatore: Prof. Ugo Covani
TESI DI LAUREA MAGISTRALE LM6, CORSO DI ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA: RIALZO DEL SENO MASCELLARE CON APPROCCIO CRESTALE TRAMITE UTILIZZO DEL MAGNETIC MALLET
  • Le soluzioni protesiche implantari sono sempre più diffuse, anche in quei pazienti, che a causa di edentulismi di lunga durata, presentano deficit ossei verticali e/o orizzontali nei settori molari e premolari del mascellare superiore. In questi pazienti spesso si rende necessario aumentare il volume osseo in tali settori per consentire l’inserimento implantare, tramite interventi di elevazione del pavimento del seno mascellare. Numerosi autori hanno proposto tecniche di rialzo del pavimento del seno mascellare, ma ad oggi la procedura più utilizzata per il piccolo rialzo è l’approccio crestale tramite osteotomi, elaborata da Summers. Tale tecnica prevede l’utilizzo di osteotomi in combinazione con un martelletto chirurgico manuale per espandere ed in seguito compattare l’osso nella zona d’interesse, al fine di offrire un adeguato inserimento implantare. Anche se questa tecnica offre buoni risultati in termini di aumento di volume osseo e stabilità implantare, causa però problemi quali insorgenza di BPPV e difficoltà tecniche riscontrate dall’operatore durante l’intervento.Tramite l’utilizzo del Magnetic Mallet questi problemi sembrano essere superati, infatti, come emerge da ricerche riportate in questa tesi, il martelletto chirurgico elettrico offre miglior controllo e precisione dell’osteotomia, deformazione plastica del tessuto osseo ed evita l’insorgenza di BPPV nei pazienti sottoposti ad interventi di rialzo del pavimento del seno mascellare.
Thneibat, Omar, Relatore: Prof. Paolo Pera, Correlatore: Prof. Domenico Baldi
TESI DI LAUREA MAGISTRALE: VALUTAZIONE DELL’ESPANSIONE OSSEA CRESTALE OTTENUTA CON UNO STRUMENTO MAGNETO DINAMICO DURANTE LA PREPARAZIONE IMPLANTARE
  • L’implantologia, nonostante sia una delle discipline odontoiatriche più antiche, ha compiuto enormi progressi nell’ultimo mezzo secolo.
  • Infatti, questa branca dell’odontoiatria oggi è una delle pratiche chirurgiche più diffuse e utilizzate per la riabilitazione parziale o totale dei pazienti che presentano edentulie.
  • Questa metodologia porta a risultati affidabili a lungo termine (1) e permette di garantire riabilitazioni fisse a pazienti edentuli e di non compromettere la dentatura naturale presente. L’implantologia è così diventata una modalità di trattamento integrante dell’odontoiatria protesica...
Crespi Roberto, Toti Paolo, Crespi Giovanni, Covani Ugo, Brevi Bruno and Menchini-Fabris Giovanni-Battista
RIMODELLAMENTO OSSEO INTORNO A IMPIANTI POSIZIONATI DOPO LA CONSERVAZIONE DELL’ALVEOLO: STUDIO RADIOLOGICO RETROSPETTIVO A 10 ANNI
  • Valutare e confrontare i risultati clinici e radiologici a lungo termine degli alveoli post-estrattivi dopo la conservazione della cresta con xenotrapianto suino o solo collagene. I pazienti sono stati sottoposti ad estrazione singola di un dente nella mandibola posteriore. Gli alveoli estrattivi freschi sono stati riempiti con osso porcino cortico-spongioso preidratato o spugna di collagene. Due o 3 mesi dopo, è stata eseguita una tecnica di espansione della cresta con posizionamento immediato dell'impianto. Sono stati valutati gli esiti primari (variazioni della larghezza alveolare) e secondari (eventi avversi e mantenimento a lungo termine della placca vestibolare che copre l'impianto).
Info e Contatti
Osnrgy S.R.L.
Distributore Osseotouch

C.F. e P. IVA: 10408370962
Capitale versato: 10.000 euro

Meta Ergonomica Srl
Produttore Device
https://www.osseotouch.com/wp-content/uploads/2020/12/Italy-Map-6-min.png
https://www.osseotouch.com/wp-content/uploads/2020/12/Italy-Map-6-min-160x160.png
Teniamoci in contatto
Social links
Seguici sui social per restare aggiornato su tutte le novità!

© 2023 Osseotouch | Tutti i diritti riservati

×

Osseotouch Support

× Chatta con noi!

https://www.osseotouch.com/wp-content/uploads/2021/11/Gruppo-whatsapp-magneto-dinamica-min.jpeg

Sei un esperto, un neofita o semplicemente ancora in dubbio se investire o meno su questa tecnologia? Qualunque sia la risposta il gruppo whatsapp sulla magneto dinamica è il luogo giusto per confrontarsi, imparare e conoscere tutti i vantaggi di questa tecnologia.

header-2
header-1

SONO UN PROFESSIONISTA IN ODONTOIATRIA

In conformità con le disposizioni della normativa vigente, dichiaro sotto la mia responsabilità di essere un dentista e pertanto sono autorizzato a rivedere il contenuto di questo sito Web.

VAI AL SITO